Il bello di avere pochi parenti e che non hai tutti gli obbllighi delle occasioni tipo:
inviti sgradevoli a cena, incontri noiosi, chiaccherate ipocrite al tel.
Di tutto ciò io ho solo un parente: una cugina più piccola di tre anni.
Che, dopo essere dimagrita e aver frequentato "brutta gente", se ne esce con queste cose:
- (dopo aver visto delle foto del mio matrimonio da mia nonna) Ma.. Mio nonno voleva sapere quanto pesava Nina.
[ ok, io e sto tizio non ci vediamo da... venti anni. Figuriamoci quanto gli frega a lui di sapere quanto peso]
- (incontrando mia madre) Ma Nina è giovane dovrebbe riguardare il peso ed il corpo... Sai, anche per suo marito...
[mia madre, tutta cazzuta, gli risponde che suo genero ha altre morali nel matrimonio e non la vile forma fisica e basta]-
Cioè, noi ci impegniamo, sudiamo sangue per mantenere vive le tradizioni ed i legami di sangue, poi ti tocca sentire di rimando queste cose dette non direttamente, ma a chi ti sta vicino.
Questo credo voglia dire essere persone vili ed infelici che godono del dispiacere altrui.
Io posso dire che sono felice.
Certo, dei chili in meno non mi dispiacerebbero ma non per questo mi devo condizionare specialmente per "piacere" all'uomo che ho a fianco.
Queste frasi ti fann capire perchè il mondo sta andando a rotoli: è più importante portare una taglia 38 che amarsi? Il matrimonio (o convivenza) si basa solo su un illusa figura moderna da seguire o ci sono ancora dei valori da portare alti?
Bah, certe cose mi fanno solo senso e dispiacere.
Soprattutto dispiacere.
Ma per chi le dice.
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